Truffe assicurative: polizia locale vince il premio Sicurezza urbana 2021
Le truffe assicurative si rivelano ancora una volta al centro delle indagini delle forze dell’ordine. Il premio per la migliore operazione di polizia è stato infatti assegnato alla polizia locale di Genova per aver scoperto un sistema criminoso finalizzato alla commissione di questo tipo di reati.
Frode assicurativa: un reato a tutela della collettività
la fattispecie di frode assicurativa è quella prevista dall’articolo 642 del codice penale. Punisce con la reclusione da uno a cinque anni chiunque distrugga, disperda, deteriori od occulti cose di sua proprietà, “al fine di conseguire per sé o per altri l’indennizzo di una assicurazione o comunque un vantaggio derivante da un contratto di assicurazione”. La medesima pena è prevista anche per chi “falsifica o altera una polizza o la documentazione richiesta per la stipulazione di un contratto di assicurazione”. L’articolo lascia poi al secondo comma la frode nelle assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni.
Il reato è posto a tutela della collettività, prima ancora che delle assicurazioni. Le truffe assicurative sono infatti tra le principali cause di aumento dei premi assicurativi.
L’operazione
L’operazione “chiodo”, si è conclusa il 29 giugno 2020, con cinquanta indagati e dodici provvedimenti cautelari. Dalle indagini, durate anni, è emersa l’esistenza di una banda il cui scopo era mettere in atto una serie di truffe ai danni delle assicurazioni. L’organizzazione criminale ha simulato oltre 270 incidenti falsi, tra cui quello a un novantatreenne alla guida di una Porsche Cayenne, rivelatosi però morto l’anno prima. L’operazione ha impegnato 150 agenti del reparto Giudiziaria-Infortunistica, gli uomini dei reparti Sicurezza urbana e Pronto intervento e dei nove distretti territoriali e del comando di Recco.
Il premio
Il corpo di polizia locale di Genova è stato premiato dall’Anci il 9 novembre scorso, in una cerimonia tenutasi a Parma. Il comandante Gianluca Giurato ha parlato di “un riconoscimento che arriva a coronare un’indagine complessa e durata anni, per di più con un’emergenza sanitaria nel mezzo”.
Il risultato più importante di questa operazione però, è senz’altro quello ottenuto dall’Ospedale Gaslini di Genova. In sede di patteggiamento infatti, la struttura ha ricevuto 750.000 euro da parte del principale indagato nel procedimento.