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Assicurazione moto: dalla semestrale alla temporanea, come risparmiare

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Assicurazione motoAnche per i veicoli a due ruote, cioè moto, motorini, scooter, è obbligatorio avere una assicurazione che copra i danni provocati a terze persone e cose. Dal punto di vista dei meccanismi di funzionamento le assicurazioni Rc moto sono identiche in tutto e per tutto alle assicurazioni Rc auto: vale la formula del bonus-malus (la classe di merito scala di una in assenza di incidenti e aumenta di due in caso di sinistri con torto), vale l’attestato di rischio che può essere trasportato anche dall’auto alla moto grazie al decreto Bersani – di cui parleremo -. La differenza più significativa rispetto alla Rc “gemella” riguarda la durata del contratto.
Le compagnie assicurative, sia quelle tradizionali, che le telefoniche e on line, nel corso degli anni hanno elaborato dei prodotti assicurativi che – partendo dalle regole generali delle assicurazioni – incontrano meglio le particolari esigenze dei conducenti di veicoli a due ruote. La constatazione di base è che questi mezzi vengono utilizzati lungo un arco temporale limitato, per via delle temperature stagionali e delle condizioni metereologiche. Per questa ragione la compagnia assicurativa ha studiato le assicurazioni semestrali, trimestrali, mensili e temporanee. Insomma, la Rc moto si può pagare a consumo e la formula, specie negli ultimi anni, sta riscuotendo un grande successo. Del resto la maggior parte dei centauri inizia le sue scampagnate dalla primavera in avanti. Alcuni di loro si concedono “scorribande” esclusivamente nel periodo estivo. Questa formula “a consumo” permette loro di risparmiare sulla polizza, definendo il periodo di copertura assicurativa secondo l’utilizzo previsto per il veicolo.
Altra differenza, rispetto alla Rc auto, è quella relativa ai massimali, ovvero la quota massima di danni coperti dalla compagnia, decisamente più bassa per la moto rispetto alle autovetture. Anche qui, la “ratio” è chiara: con una moto gli studi statistici in campo assicurativo stimano che si possano fare danni molto meno ingenti economicamente rispetto a quelli possibili con un’auto. Inoltre per i motociclisti è molto più alta la “soglia di attenzione” alla guida del proprio mezzo, rispetto agli automobilisti. Si tratta, come ciascuno potrà verificare dalla propria esperienza di guida, di un diverso livello di accortezza connaturato ai due differenti veicoli: il solo “tenere in piedi” una due ruote richiede maggiore e costante attenzione, così come tutte le fasi di sorpasso, decisamente più delicate e più frequenti che con un’auto.  Così come per la Rc auto, anche per la moto, è possibile opzionare una copertura “kasko”, cioè che indennizzi i danni al proprio mezzo in caso di collisione con torto o di incidente “da soli” (nella moto purtroppo decisamente più frequente che con le quattro ruote).

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