Assicurazione sulla casa obbligatoria: i numeri e le proposte
Da anni si rincorrono le voci e le proposte di legge per rendere obbligatoria l’assicurazione sulla casa. Le ultime crisi climatiche hanno riacceso il dibattito.
I numeri della fragilità
Il dissesto idrogeologico, unito agli effetti del cambiamento climatico e all’alto rischio sismico che interessa la maggior parte del nostro territorio, rendono le case degli italiani più fragili di molti altri paesi europei e non. Ciò anche senza considerare l’elevata infiltrazione malavitosa nella costruzione di nuovi e vecchi edifici.
Questa situazione si riflette nei numeri. Per fare qualche esempio, il più recente rapporto Ispra evidenzia che quasi il 20% di tutto il territorio nazionale è a rischio di frana, mentre il numero di italiani minacciati è pari 5.689.463, per un totale di 2.384.363 famiglie.
I numeri legati al cambiamento climatico sono altrettanto notevoli. Nel periodo 1980-2019 l’Italia ha subito una perdita economica legata ad eventi meteorologici estremi stimata in 72,5 miliardi di euro su un totale di 446 miliardi in tutta Europa. Le conseguenze del cambiamento climatico poi, sono costate allo Stato italiano ben 58 miliardi di euro di soldi pubblici dal 2001 a oggi.
In tutto questo, il dato sulle coperture assicurative è forse quello più inquietante. La percentuale media delle perdite assicurate nel nostro paese è infatti solo del 5%, a fronte di una media europea pari al 27%.
Insomma: l’Italia è un paese costruito su fondamenta fragili e non solo per modo di dire.
L’assicurazione obbligatoria sulla casa tra proteste e opposizioni
Se questi sono i numeri, non stupisce la quantità di progetti di legge volti a istituire una vera e propria assicurazione obbligatoria sulla casa.
L’ultima proposta in questo senso è di Maria Bianca Farina, Presidente dell’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (ANIA), la quale ha ventilato la possibilità di inserire la norma già nella Manovra 2022. La proposta è di rendere l’assicurazione sulla casa obbligatoria almeno per il maltempo e le catastrofi naturali ripartendo dai molti disegni di legge presentati nel corso degli anni e ancora fermi in parlamento. A fare muro, le associazioni dei proprietari, fermamente intenzionate ad opporsi a qualunque forma di obbligo.
La situazione resta quindi in bilico e promette di non sbloccarsi in breve tempo. Ciò, nemmeno di fronte all’aumento crescente della spesa pubblica, causato dalle sempre più frequenti catastrofi climatiche.