In arrivo la prima assicurazione sull’apicoltura
In arrivo in Italia la prima assicurazione interamente dedicata all’apicoltura. Una vera e propria rivoluzione per un settore vitale sotto il profilo ecologico.
Apicoltura e preservazione dell’ecosistema
Spesso viste più come un fastidio che come una risorsa, le api sono tra gli insetti più importanti per il benessere del nostro pianeta. La frase attribuita ad Einstein secondo cui, una volta scomparse le api, al genere umano non resterebbero che quattro anni di vita, non è un’esagerazione.
Secondo ISPRA infatti, le api impollinano ogni anno circa il 70% di tutte le specie vegetali. Ancora più rilevante è il dato sulla quantità di cibo che le api contribuiscono a produrre: esse sono responsabili del 35% della produzione annua globale.
La prima assicurazione dedicata all’apicoltura
Il tavolo di lavoro per creare un’assicurazione ad hoc dedicata al settore apistico, si è aperto quest’estate con la partecipazione congiunta di Unaapi (Unione Nazionale Associazioni Apistiche Italiane), Conapi (Consorzio Nazionale Apicoltori), Cia (Confederazione Italiana Agricoltori), Cattolica Assicurazioni e Coop.Di.Italia (ente collettivo per la difesa delle produzioni agricole).
Il risultato di questi sforzi, presentato a Piacenza durante la fiera di Apimell, è un prodotto assicurativo senza precedenti nel settore: la prima assicurazione interamente dedicata all’apicoltura. Ciò sebbene ormai da diverso tempo la normativa europea preveda numerose agevolazioni. In particolare, per la stipula di coperture assicurative per epizoozie e danni legati alle avverse condizioni climatiche.
I danni coperti
Dopo mesi di lavoro febbrile, è stata messa a disposizione degli apicoltori una polizza assicurativa agevolata a copertura di diversi tipi di danno quali:
– epizoozie e applicazioni delle disposizioni in materia di polizia veterinaria. E perciò qualora si preveda l’abbattimento di alveari o un fermo derivante da altre disposizioni;
– mancata produzione di miele derivante da eventi climatici sfavorevoli. Tra questi ultimi soprattutto gelate, piogge, ventosità e alte temperature.
Il funzionamento della polizza
Il funzionamento del prodotto è molto semplice e prevede che l’apicoltore assicuri il proprio “patrimonio apistico aziendale” presso la Banca Dati Apistica Nazionale, indicandone la produzione e il raccolto stimati. Qualora si verificasse un evento climatico avverso e il danno superi la soglia concordata del 20%, l’assicurato potrà ottenere l’indennizzo previa perizia. L’ammontare del premio è personalizzato a partire dalle caratteristiche dell’azienda produttrice, ma ad esso andrà comunque sottratto il 70% previsto dai fondi europei della PAC.
Al termine della stagione di produzione, i danni saranno liquidati al consorzio Coop.Di.Italia, in quanto contraente collettivo della polizza. Successivamente tale ente provvederà alla distribuzione tra gli apicoltori colpiti. Per tale motivo questi ultimi dovranno obbligatoriamente aderire al Consorzio stesso.
Da tempo l’apicoltura chiedeva un’assicurazione dedicata alle specifiche problematiche del settore. Essa è finalmente arrivata, sebbene è probabile chele sue modalità di funzionamento saranno gradualmente implementate con l’esperienza di settore.